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venerdì 19 dicembre 2014

Gli Allievi viola: «Tra noi siamo come fratelli, e Lancioni e Maraschio sono due mister che si "completano"»

Parlano gli Allievi di mister Lancioni e di mister Maraschio: «Sono due tecnici che si "completano" tra loro, e questo è davvero molto importante per la nostra crescita in campo e fuori»

Una squadra si dimostra tale, nel senso più nobile del termine, anche quando riesce ad analizzare ed accettare una sconfitta sul campo utilizzandola come punto di partenza dal quale ripartire. Se poi la lucida analisi proviene direttamente da un gruppo di ragazzi nati tra il 1998 e il 1999, allora si evince chiaramente come il processo di "maturazione", a livello sia sportivo che umano, possa definirsi in fase molto avanzata. È il caso questo degli Allievi della Folgore, che domenica sono usciti sconfitti per 3 reti a 2 in quel di Bucchianico, nonostante un'importante rimonta, da 2-0 a 2-2, grazie alle reti di De Cecco e Di Giovanni: «Domenica c'era un po' troppo nervosismo in campo, e da parte nostra è mancato lo spirito di squadra. Abbiamo recuperato bene il doppio svantaggio - sottolineano gli Allievi viola - ma poi abbiamo per un attimo abbandonato lo "spirito" che deve sempre animarci e siamo stati puniti, subendo la rete del k.o.».
Se il processo di crescita dei ragazzi di Sambuceto è "a buon punto", gran parte del merito lo si deve ai loro allenatori nonché "educatori", ossia l'esperto mister Lancioni e il suo collaboratore, mister Maraschio, attuale bomber della prima squadra nel campionato di Promozione (che, tra l'altro, vede la Folgore al vertice della in classifica). A rendere merito a entrambi i tecnici sono infatti gli stessi giovani calciatori: «Mister Lancioni è un allenatore fantastico; a dispetto della sua grande esperienza - sottolineano gli Allievi viola - ci segue con dedizione e con l'entusiasmo di un ragazzino. Mister Maraschio è invece una persona simpaticissima e sulla quale poter fare sempre affidamento. In pratica, i due insieme si "completano"».
Il concetto di "complementarietà" tra i due allenatori, uno dal passato glorioso prima come giocatore e poi come tecnico, e l'altro con un presente da goleador e una promettente carriera ancora davanti, rimarcato dagli stessi giovani atleti, rappresenta il giusto "mix" per far crescere i ragazzi in un'età delicata. A spiegare meglio tali concetti è il capitano della squadra: «Mister Maraschio è sempre pronto allo scherzo, e cerca di insegnarci attraverso il "gioco" e il "divertimento". Spesso lo seguiamo anche nelle partite della prima squadra, e per noi rappresenta un "esempio" da seguire per la grinta e la voglia che mette in campo in ogni incontro. Mister Lancioni è invece "preciso" e pretende di più da noi sia come "uomini" che come calciatori, perché sa che possiamo e dobbiamo dare di più. Ha fiducia nelle nostre potenzialità, e per questo prova sempre a tirare fuori "il meglio" da noi, quindi il suo atteggiamento è molto positivo per noi giovani».
Anche il rapporto all'interno dello spogliatoio tra i ragazzi sembra rispecchiare l'armonia e lo spirito di gruppo "professati" dagli stessi allenatori: «Tra noi compagni c'è un rapporto stupendo, siamo un gruppo unito e compatto. Molti di noi si conoscono da tanto tempo, e riteniamo di essere in una sorta di grande "famiglia", perché ci consideriamo quasi come fratelli».
L'atteggiamento di "solidarietà" tra tutti i ragazzi si rispecchia poi sia fuori che dentro il campo di gioco: «Fuori dal rettangolo di gioco siamo amici, e durante le partite, se a qualcuno di noi capita di sbagliare, tutti insieme cerchiamo di confortarlo, facendoci forza e aiutandoci sempre».
A livello tattico, invece, il 4-3-3 che propone mister Lancioni con i suoi Allievi ha il sapore di quello che i più definiscono il cosiddetto "calcio totale", come spiegano gli stessi giovanissimi calciatori: «L'allenatore vuole che ognuno di noi, a prescindere dalla propria posizione in campo, sappia sia difendere che attaccare. Cura molto, quindi, la fase difensiva seppur in un modulo offensivo. In campo inoltre entrambi i mister sono molto esigenti su concetti base come il rispetto degli avversari e del direttore di gara: ogni volta cercano di trasmetterci questi valori e la mentalità del "rispetto" di coloro che abbiamo di fronte».

sabato 13 dicembre 2014

I Giovanissimi, reduci da 5 successi consecutivi: «Il morale è alto e vogliamo esserci fino alla fine»

I Govanissimi 2014-2015
I Giovanissimi di mister Centofanti, reduci da 5 successi di fila: «C'è grande entusiasmo, un gruppo unito, e i mister oltre alla tattica ci insegnano a essere veri uomini anche fuori dal campo»

La doppietta di Crisci, unita con la rete messa a segno da Anello, ha fissato il punteggio finale sul 3 a 2 in quel di Fara San Martino, facendo maturare così la vittoria consecutiva numero 5 in campionato per la Folgore.
Morale molto alto, quindi, per i Giovanissimi di Sambuceto, che possono proseguire, al secondo posto in classifica, la loro rincorsa alla corazzata Atessa, attualmente in testa distanziata di 8 lunghezze.
E, a dimostrazione di ciò, giungono le parole degli stessi ragazzi protagonisti dell'ottimo momento in casa viola: «Abbiamo una squadra compatta e solida in ogni reparto; in più, possiamo contare su un'altra "arma" a nostro favore: quella cioè dell'amicizia che ci lega anche al di là dell'essere compagni di squadra».
I Giovanissimi della Folgore, infatti, pur provenendo da località differenti, spesso condividono esperienze insieme anche al di fuori degli impegni relativi ad allenamenti e partite.
Un aspetto, quest'ultimo, che sta contribuendo a "cementare" il gruppo, come sottolineano gli stessi giovani atleti: «All'inizio abbiamo unito due gruppi, con diversi ragazzi provenienti dal River; ci siamo subito compattati e abbiamo fatto "spogliatoio" sin dall'inizio».
Gran parte del merito di tale situazione, oltre alla buona volontà e allo spirito di abnegazione dei calciatori viola nati a cavallo tra il 2000 e il 2001, è ovviamente dovuta al lavoro svolto sia da mister Centofanti, che dal suo collaboratore Mazzocco.
E, attraverso le parole del loro capitano, sono gli stessi Giovanissimi a confermare la bontà degli insegnamenti dei due tecnici: «Mister Centofanti e mister Mazzocco sono simpatici e determinati, e ci aiutano in ogni situazione. Oltre al calcio ci insegnano a essere dei "veri uomini", sia in campo che fuori. Tra gli insegnamenti sui quali fanno più leva ci sono il rispetto delle regole e degli avversari, così come del direttore di gara».
A inizio stagione era stato proprio Centofanti a sottolineare l'importanza "secondaria" del far risultato a tutti i costi sul campo, rispetto all'educazione e alla "crescita" a livello umano dei ragazzi. Col passare delle giornate, però, i Giovanissimi della Folgore sembrano averci preso "gusto" anche con i risultati in campo e, oltre all'affiatamento tra di loro, sono riusciti a inanellare un'importante striscia di 5 vittorie consecutive.
Un connubio, quello tra crescita personale e buone prestazioni, che fino a questo momento sembra essere la "formula vincente" in casa Folgore, anche in vista dei prosieguo del campionato.
Martedì prossimo, 16 dicembre, infatti, alla Cittadella dello Sport sarà di scena la squadra B del Sant'Anna; un impegno per il quale i Giovanissimi di Sambuceto sono pronti a non sfigurare e a proseguire nel "filotto" di risultati utili: «Si tratta di una partita difficile ma può essere alla nostra portata; noi puntiamo come sempre al massimo, e - concludono i giovani calciatori - il sogno nel cassetto resta sempre quello di assottigliare il più possibile la distanza che ci separa dalla capolista. Vogliamo esserci anche noi fino alla fine».

venerdì 5 dicembre 2014

Il weekend delle giovanili: Allievi con la Mario Tano e Giovanissimi a Fara San Martino

Gli Allievi di mister Lancioni
Il fine settimana delle giovanili della Folgore: Allievi in casa contro l'ASD Mario Tano, e Giovanissimi a Fara San Martino. Pronta la seconda edizione del torneo Christmas Cup Panther.

Sambuceto. Weekend di grandi impegni per le giovanili della Folgore. Gli Allievi saranno impegnati in casa con la Mario Tano di Atessa, mentre i Giovanissimi giocheranno in trasferta a Fara San Martino.
Procedendo in ordine temporale, sabato pomeriggio, 6 dicembre, sarà la volta dei ragazzi di mister Lancioni. Alle ore 15, alla Cittadella dello Sport, è infatti in programma il match tra gli Allievi viola e i pari età della ASD Mario Tano di Atessa. I giovani della compagine di Sambuceto sono reduci dal pareggio ottenuto nell'ultimo incontro esterno del 29 novembre.
Lo scorso fine settimana, nella "battaglia" sportiva in quel di San Salvo, i ragazzi dell'ex glorioso capitano del Chieti hanno portato a casa un 1 a 1 che ha lasciato un po' di amaro in bocca proprio agli ospiti per quanto visto in campo. La Folgore ha infatti subìto la rete del pari dopo aver avuto in mano per lunghi tratti le redini del gioco, e dopo essere riuscita anche a indirizzare nel "verso giusto" il match con la rete siglata nella prima frazione di gioco da Niccolò Tremontini.
I Giovanissimi di mister Centofanti

Morale alto anche per i Giovanissimi viola, grazie anche al recente trend positivo fatto segnare nelle ultime uscite. I ragazzi di mister Centofanti e mister Mazzocco sono reduci dall'importante vittoria sul Maiella di Guardiagrele.
L'1 a 0 finale per la squadra di Sambuceto è stato siglato da Alessandro Comune su ottimo assist di Mattia Crisci; oltre all'importanza per i tre punti conquistati contro un avversario "tosto", i Giovanissimi della Folgore sono riusciti, per la quarta volta consecutiva in questa stagione, a mantenere inviolata la propria porta. Domenica mattina la truppa di Centofanti si recherà quindi in trasferta a Fara San Martino per cercare di fare risultato contro la compagine locale.
Infine, la SGS Folgore Sambuceto è lieta di annunciare un gradito "ritorno", quello cioè della Christmas Cup Panther. Dopo il successo dello scorso anno, il torneo natalizio dedicato alle categorie Piccoli Amici, Pulcini ed Esordienti, verrà riproposto anche durante le festività a cavallo tra Natale e Capodanno 2015.
In fase di organizzazione anche le formazioni che prenderanno parte ai vari triangolari, per un appuntamento che sembra avere tutte le carte in regola per diventare di "respiro" regionale.

venerdì 28 novembre 2014

Daniela D'Amico, esperienza e passione al servizio dei piccoli Tigrotti 2009-2011

Daniela D'Amico
Daniela D'Amico, responsabile "Tigrotti" 2009-2011 e collaboratrice dei Pulcini 2005 della Folgore: «Lo scopo principale è far divertire i bambini, puntando allo stesso tempo sull'educazione allo sport e alle regole»

In passato ha giocato per tre anni in Serie C di calcio a 5 a L'Aquila, da sempre lavora con i più piccoli nel settore sportivo, e attualmente insegna ai bambini. Daniela D'Amico, responsabile dei Tigrotti 2009-2011 e collaboratrice dei Pulcini 2005 della Folgore, incarna pertanto il "prototipo" della persona con il giusto mix di competenze sia a livello sportivo che nella gestione dei bimbi. Non a caso, quindi, dopo un anno di stage, a partire dalla stagione in corso, è stata scelta dalla società di Sambuceto per gestire il settore dei più piccoli  della grande famiglia viola, vale a dire i bambini nati tra il 2009 e il 2011. Un compito tutt'altro che semplice, data l'età dei bimbi, ma che la "misterA" D'Amico, così come affettuosamente la chiamano alcuni suoi bambini (trattandosi dell'unico "tecnico" donna della Folgore), carica di così tanto entusiasmo da farlo sembrare molto facile, così come si evince dalle sue stesse parole: «Sono davvero entusiasta del ruolo che la società mi ha assegnato quest'anno. La soddisfazione più grande che ho avuto è stata quella di unire le mie principali passioni, ossia lo sport e i bambini, al lavoro: è quanto di più gratificante possa capitare. La Folgore, in particolare nella persona di Alfio Crisci, ha creduto in me e mi ha dato subito fiducia, offrendomi questa bellissima opportunità, che ho colto al volo senza pensarci un istante».
La responsabile dei Tigrotti è pronta quindi a svelare anche un particolare "segreto" del suo mestiere: «Secondo il mio parere per allenare bisogna avere una vera e propria "vocazione". In tale ottica, allenare i bambini è una sorta di "doppia vocazione": ti deve piacere allo stesso tempo il calcio e anche stare con i piccoli. Bisogna infatti saper ascoltare i bambini - prosegue la D'Amico - avere curiosità e meravigliarsi delle loro meraviglie».

La crescita dei bambini sembra andare inoltre di pari passo con quella personale di chi è chiamato a gestirli, come sostiene la giovane coordinatrice della Folgore: «Il confronto continuo e costante con i bambini spesso mi aiuta anche a capire meglio me stessa. In molte occasioni cerco di comportarmi come una sorta di compagna "più grande", e di diventare "piccola" come loro per entrare nel loro mondo. La consapevolezza che loro vengono qui per divertirsi è uno dei presupposti dai quali parto, ma allo stesso tempo cerco di inculcare loro l'educazione allo sport e alle regole. Il rispetto dei ruoli è altrettanto importante, e in questo caso non posso che essere orgogliosa di avere di fronte un gruppo di bambini davvero molto educati.»
A livello pratico, sono inoltre diversi gli "stratagemmi" attraverso i quali è possibile agire sulla crescita e sullo sviluppo dei piccoli: «Cerchiamo spesso di responsabilizzare i bambini - spiega Daniela D'Amico - anche per quanto riguarda le stesse attrezzature a loro disposizione: l'obiettivo, in questo caso, è far sì che le sentano come "proprie". Allo stesso tempo, proviamo a coinvolgerli direttamente in piccoli "compiti", in modo tale che si sentano importanti e parte integrante in ogni contesto. La nostra più grande "vittoria" è quella di vederli uscire dall'allenamento con il sorriso, cercando di essere per loro dei punti di riferimento sui quali poter fare affidamento».

giovedì 20 novembre 2014

Novità - Corso di formazione per portieri con Gianluca Pacchiarotti: i dettagli e le parole dell'ex "numero 1" del Pescara

Gianluca Pachiarotti
Novità per il Settore Giovanile della Folgore: al via corso di formazione per giovani portieri con Gianluca Pacchiarotti, aperto sia ai tesserati viola che a quelli di altre società, per conoscere i segreti dei "numeri 1"

Grande novità dell'ultima ora per quanto concerne il Settore Giovanile della Folgore Sambuceto, riservata a tutti i giovani aspiranti "numeri 1" del futuro. Ogni martedì, dalle ore 16 alle ore 18, è in programma un nuovo corso di formazione per portieri, riservato a tutte le categorie, dai Piccoli Amici agli Allievi.
Il corso avrà come "formatore" una figura di prestigio, il cui glorioso curriculum rivela proprio il connubio indissolubile tra giovane età e ruolo del portiere, vale a dire Gianluca Pacchiarotti.
Il noto allenatore detiene infatti ancora oggi l'invidiabile record di portiere più giovane ad aver mai esordito in Serie A, all'età di soli 16 anni.
Da tre stagioni collaboratore della SGS Folgore come preparatore dei portieri, Pacchiarotti è pronto a illustrare con entusiasmo il nuovo progetto della società viola: «Abbiamo deciso di offrire questo nuovo servizio a tutti coloro che desiderano avvicinarsi a questo ruolo di grande responsabilità. La nuova iniziativa della Folgore - aggiunge l'ex estremo difensore del Pescara - non cerca di andare in concorrenza con nessuno, ma vuole essere una proposta aperta a tutti. Al corso di formazione possono infatti partecipare sia i tesserati della Folgore, che i giovani tesserati in altre società. Entrando nel merito del corso, si tratta di un'opportunità per avere un allenamento specifico, nell'ambito di un progetto di integrazione tecnica».
Pacchiarotti e i giovani portieri della Folgore

L'allenatore è inoltre pronto a delineare, grazie alla sua esperienza, aspetti, potenzialità, ed eventuali criticità riscontrabili nella fase di "formazione" di giovani portieri: «La prima cosa da considerare, soprattutto quando si parla di settori giovanili, è l'aspetto "ludico" del gioco del calcio. A ciò bisogna aggiungere che il ruolo del portiere è molto "delicato" e "particolare". Ciò che bisogna trasmettere - sottolinea Pacchiarotti - è quindi il divertimento nell'assumersi la responsabilità di fare il portiere. Non è detto, perciò, che chiunque possa diventare portiere. Ci vuole pertanto una preparazione specifica, poiché è un ruolo che ha molte "pressioni"».
Per Pacchiarotti è infine importante anche l'ambiente e l'aria che si "respira" facendo sport: «Sono al terzo anno a Sambuceto e posso dire di essere orgoglioso e molto soddisfatto di quanto ho visto, e del grande entusiasmo riscontrato nei miei ragazzi. In più la società mi ha messo a disposizione una struttura che è tra le migliori a livello regionale. Il progetto del corso di formazione per portieri rappresenta un modo per cercare di ottenere il massimo sotto il profilo di un allenamento specifico come quello dei "numeri uno". Si tratta però di un lavoro molto duro, che può avvicinare i giovani puntando sul loro entusiasmo. Può, infine, risultare molto utile anche sotto il profilo "educativo", uno degli aspetti che qui alla Folgore riceve massima attenzione».

giovedì 13 novembre 2014

Mister Maione, neo tecnico dei Piccoli Amici 07-08: «I bambini trasmettono una grande carica, mi diverto con loro»

Rino Maione
Rino Maione, nuovo mister dei Piccoli Amici 2007-2008, ultimo arrivato in casa viola, si è subito messo all'opera con grande voglia di fare: «I bambini mi danno una grande carica, e mi diverto molto con loro»

A livello rigorosamente cronologico, è l'ultimo arrivato nella grande "famiglia viola" di Sambuceto, ma ciò che colpisce sin da subito chiunque venga a contatto con lui sono il suo spirito di abnegazione e la grande voglia di mettersi in gioco. Rino Maione, dopo l'ultima esperienza come tecnico dei Giovanissimi a Ortona, a partire da questa stagione è stato scelto come nuovo allenatore dei Piccoli Amici 2007-2008 della Folgore.
Un nuovo incarico, quindi, sul quale è lo stesso tecnico a rivelare un particolare "retroscena": «Quest'anno sono alla mia prima esperienza con i più piccoli, dato che ho sempre avuto a che fare con ragazzi più grandi d'età, e quando ho ricevuto la proposta della Folgore, società del mio paese, Sambuceto, sono rimasto lusingato. All'inizio ho avuto qualche perplessità sul nuovo ruolo - svela mister Maione - ma le ho superate non appena ho visto il gruppo che avevo a disposizione. I bambini mi hanno sin da subito dato una vera e propria "carica esplosiva", e l'energia che hanno trasmesso mi ha immediatamente "irradiato": posso infatti dire che vederli all'opera mi diverte almeno quanto loro stessi, se non oltre».
La "spinta" dei bambini non è stato però l'unico fattore a determinare la scelta del tecnico: «Qui ho trovato grande organizzazione e un rispetto dei ruoli davvero esemplare. Ognuno svolge il proprio lavoro in sintonia e armonia con quello degli altri. Inoltre - aggiunge il mister dei Piccoli Amici 2007-2008 - alla Cittadella dello Sport abbiamo a disposizione una struttura che non ha bisogno di presentazioni, poiché le sue qualità sono sotto gli occhi di tutti».
Mister Maione e mister Lorenzo

L'allenatore si è quindi subito adattato al nuovo ruolo, del quale svela anche un piccolo "segreto": «Il presupposto dal quale parto in ogni allenamento è sicuramente quello del divertimento.
Cerco di far apprendere ai miei bambini gli schemi motori di base, ma a loro "insaputa", mascherati sotto forma di "gioco": attraverso il gioco possono imparare, divertendosi, alla stregua degli adulti. Entrando più nello specifico, l'attività principale è quella di far sviluppare le abilità tecnico-coordinative, comuni un po' a tutti gli sport; trattandosi di una scuola calcio, però, il tutto viene realizzato attraverso l'uso del pallone».
Dell'esperienza appena iniziata nella "sua" Sambuceto, mister Maione è rimasto piacevolmente colpito anche da altri aspetti tutt'altro che "secondari": «Qui c'è un ambiente sano e sicuro dove far crescere i più piccoli.
Oltre a ciò, ho trovato un gruppo di bambini molto educati e rispettosi delle regole e delle persone, e questo credo sia merito anche dei loro genitori.
Infine - conclude il tecnico - desidero ringraziare in maniera particolare il mister Lorenzo, che collabora con me nella gestione dei bambini».

giovedì 6 novembre 2014

Le parole di Camplone, allenatore Pulcini 2006 e Tigrotti 2010-11, al quinto anno nella "sua" Sambuceto

Alessio Camplone
L'allenatore dei Pulcini 2006 e Tigrotti 2010-2011, Alessio Camplone, e il concetto di "spogliatoio": «cerco di trasmettere ai bambini l'idea di gruppo e il rispetto reciproco e degli avversari»

Ha soli 24 anni ma vanta già un'esperienza pluriennale alla guida dei ragazzi del Settore Giovanile della Folgore. Anzi, si tratta di uno dei mister più "longevi" dello staff a disposizione della compagine viola. Alessio Camplone, allenatore dei Pulcini 2006 e collaboratore dei "Tigrotti" 2010-2011, è infatti giunto al suo quinto anno di militanza a Sambuceto nelle vesti di trainer. Una lunga esperienza quindi, che il mister cerca di riassumere così: «Sono da sempre legato a questa realtà, e mi inorgoglisce poter lavorare per la squadra del mio paese. Ho sempre amato il calcio, sin da piccolissimo, e ho anche iniziato come calciatore. Poi, però, ho dovuto abbandonare la carriera agonistica. Non avendo più la possibilità di giocare, - svela il mister - ho ricevuto la proposta di iniziare ad allenare e l'ho subito accolta con grande entusiasmo. Per me è stato davvero facile accettare, poiché sono riuscito a "trasformare" la mia più grande passione in un "lavoro"».
Camplone spiega anche perché ha colto al volo l'occasione di allenare i più piccoli: «Ho scelto i bambini perché mi piace mettermi in gioco e per me rappresenta un impegno di grande responsabilità. In più, stare a contatto con i ragazzini è bellissimo poiché, anche nel mio ruolo, non smetto mai di "imparare": ogni giorno, infatti, dai bambini si possono apprendere cose nuove, e sono loro stessi che trasmettono continuamente l'entusiasmo e la voglia di fare».
L'attuale allenatore dei Pulcini 2006 ha inoltre vissuto in prima persona tutti i cambiamenti che hanno riguardato il calcio giovanile a Sambuceto: «Nel corso degli anni sono cambiate molte cose, la maggior parte delle quali in positivo. Ad esempio - spiega mister Camplone - ho notato maggiore organizzazione e, da quando siamo diventati una scuola calcio qualificata a tutti gli effetti, e con tutte le categorie giovanili disponibili, anche il numero degli iscritti è aumentato sensibilmente. In più, posso dire di aver visto nascere e svilupparsi la Cittadella dello Sport, che ritengo un fiore all'occhiello per Sambuceto e non solo. Credo che si tratti di una delle migliori strutture della zona, e tra le prime in Abruzzo per tutti gli sport che "abbraccia"».
Una realtà ben strutturata, quella della Folgore, dove ciascuno ricopre un ruolo importante e ben definito, così come ci tiene a sottolineare Camplone: «A voler essere precisi, più che un "allenatore"mi ritengo un "istruttore". Il mio compito principale è infatti quello di insegnare ai miei bambini  a divertirsi e a imparare in un contesto sano e rispettando le regole».
Lo sport, e il calcio in particolare, per il giovane mister si conciliano in maniera quasi naturale con l'aspetto educativo dei più piccoli: «L'ambiente sportivo è, nella maggior parte dei casi, legato indissolubilmente al concetto di "gruppo": fare amicizia, sapersi relazionare con i propri compagni, e rispettare i vari ruoli, sono sicuramente prerogative importanti e utilissime nella vita di tutti i giorni».
Per esprimere meglio quest'ultimo pensiero, Alessio Camplone fornisce un ulteriore esempio molto calzante: «per quanto riguarda i miei Pulcini, sto lavorando molto sul cosiddetto "spogliatoio", inteso sia come luogo nel quale i bambini apprendono le prime nozioni per diventare "autonomi", che nell'accezione più ampia del termine, dove i ragazzi imparano a incitarsi tra loro, e a rispettare i mister e gli avversari anche attraverso il semplice gesto del "saluto" prima e dopo ogni allenamento o partita».
Infine, mister Camplone rivolge un pensiero particolare per un suo giovane collaboratore: «Lorenzo Onesti sta imparando le prime nozioni per diventare "istruttore", ed è davvero un ragazzo in gamba; mi dà una grande mano con i Pulcini 2006 e non posso che ringraziarlo per la grande pazienza che sta dimostrando di avere e per la voglia di fare e di apprendere rapidamente».

giovedì 30 ottobre 2014

L'entusiasmo di Basile, allenatore Pulcini 2005: «Se a fine allenamento i ragazzi si sono divertiti, torno casa felice»

Alfonso Basile
L'entusiasmo di mister Basile, allenatore dei Pulcini 2005 della Folgore: «Se alla fine dell'allenamento i miei ragazzi si sono divertiti, allora posso tornare a casa felice»

È giunto alla Folgore carico di entusiasmo e voglia di fare, e con il desiderio di mettersi nuovamente in gioco per la "causa" viola. Alfonso Basile, dopo l'esperienza a Cepagatti, a partire da quest'anno è stato scelto come allenatore dei Pulcini 2005: «Sono davvero contento e orgoglioso di aver ricevuto questa opportunità da parte della società, poiché a Sambuceto mi sento a casa».
Basile è rimasto infatti sin da subito piacevolmente colpito dall'ambiente della Folgore: «Sono arrivato qui da poco più di un mese, ma posso dire di aver trovato un grande ambiente, per il quale non posso che spendere parole positive. Sin da subito - aggiunge l'allenatore - ho ricevuto un'ottima accoglienza da parte di tutti. Ho trovato delle strutture all'avanguardia e uno staff di persone altamente qualificate che ruotano attorno a questa società. Se il "buongiorno" si vede dal mattino, allora posso star certo che mi troverò bene in questa mia nuova avventura».
Gli stimoli per gestire i ragazzini nati nel 2005 non sono certo mancati al mister nella sua scelta, e ciò è stato supportato anche da un particolare aspetto rilevato tra i suoi "pulcini" sin dal suo arrivo: «Ho trovato un gruppo davvero molto educato, quindi gli stimoli si sono automaticamente raddoppiati. Con l'aiuto dei genitori e il mio contributo credo che potremo fare qualcosa di costruttivo con i ragazzi».
L'allenatore è inoltre pronto a delineare il proprio "compito" nel settore dei Pulcini 2005: «Attraverso gioco e divertimento cerco di dare loro un'educazione sportiva, e anche alcuni semplici "fondamentali" del calcio. Inoltre - aggiunge Basile - cerco di far capire ai miei ragazzi che il rispetto delle regole è molto importante, e che è proprio imparando questo che si diventa "uomini"».
L'educazione e la crescita attraverso la pratica dello sport sono quindi i concetti fondamentali per lo sviluppo dei giovanissimi atleti, ma per il mister assumono un valore particolare anche l'aspetto ludico e quello umano: «Se, al termine di un allenamento, noto che i miei ragazzi si sono divertiti, allora posso tornare a casa felice, perché sono certo di aver trasmesso loro qualcosa di positivo».
L'allenatore dei Pulcini 2005 della Folgore ci tiene infine a sottolineare il contributo fornito nel suo lavoro a Sambuceto da Daniela D'Amico, sua collaboratrice nella gestione dei ragazzi: «Lei è molto importante perché mi è di grande aiuto. Inoltre anche lei, come me, ama i bambini e lo sport, e quindi è un piacere per me averla come collaboratrice e poterci lavorare insieme».

giovedì 23 ottobre 2014

Camerano, allenatore Pulcini 2004: «Quest'anno ho notato un grande spirito di gruppo tra i ragazzi»

Vincenzo Camerano
Il giovane mister Camerano, allenatore dei Pulcini 2004 della Folgore, alla sua terza stagione a Sambuceto: «Quest’anno ho notato un grande spirito di gruppo da parte dei miei ragazzi»

Pur essendo molto giovane d’età, è uno dei tecnici con maggior “esperienza” in quel di Sambuceto.
Vincenzo Camerano, classe 1991, è infatti giunto al suo terzo anno di militanza alla Folgore, e quest’anno ricopre il ruolo di allenatore della categoria Pulcini 2004 in casa viola. 

Un rapporto, quello con la società di Sambuceto, duraturo e molto profondo (condito anche da una breve parentesi nelle vesti di giocatore della prima squadra della Folgore nel 2013), come sottolineato dallo stesso Camerano: «Mi sono trovato bene sin da subito perché qui c’è un ambiente ideale, “tranquillo” e senza grandi pressioni, e con una società sempre disponibile».
La stagione da poco iniziata ha anche portato alcune importanti novità per quanto concerne lo staff tecnico dei Pulcini della Folgore: «Quest’anno ho l’onore di essere affiancato, nel mio ruolo, da due nuove e importanti figure. Si tratta di Daniela D’Amico, che collabora con me nella gestione dei ragazzi, e di mister Antonio Lancioni, che svolge anche un ruolo di “supervisione”. A tal proposito – prosegue mister Camerano – non posso che essere grato alla società per avermi dato l’opportunità di avvalermi di due persone di grande valore come loro, e che contribuiscono con grande umiltà e dedizione ad aiutarmi nel lavoro coi ragazzi».

E proprio sul “lavoro” da svolgere con i Pulcini nati nel 2004, Camerano sembra avere le idee molto chiare: «Quello che cerco di trasmettere ai miei ragazzi è l’idea di “divertimento” quando si gioca. Prima di scendere effettivamente in campo, però, bisogna apprendere e fare proprie delle nozioni fondamentali, come l’educazione e il rispetto verso i dirigenti, i tecnici e soprattutto nei confronti degli avversari. A livello tattico – aggiunge l’allenatore – cerco di trasmettere qualche “nozione”, principalmente sulla posizione da assumere in campo, ma ciò che mi interessa principalmente è l’aspetto “sociale”, relativo alla crescita dei ragazzi: il rispetto per tutte le figure nei loro rispettivi ruoli, e per coloro che, durante una partita, rappresentano gli “avversari” in senso sportivo, sono i valori principali e imprescindibili durante tutti gli allenamenti e le partite».
Gli stessi concetti, per mister Camerano valgono anche all’interno di uno spogliatoio, e nel rapporto che si instaura tra gli stessi ragazzi: «Un’altra cosa sulla quale punto molto è il concetto di “gruppo”. Alcuni dei ragazzi che alleno sono con me da diversi anni, e nel corso del tempo ho apprezzato proprio la loro crescita nello “spirito” di gruppo. In più, devo dire che quest’anno sono rimasto positivamente impressionato dal grande rispetto reciproco che i miei ragazzi hanno tra loro. Si tratta di un parametro davvero importante – conclude Vincenzo Camerano – perché ciò li porta, in maniera quasi naturale, a essere anche più veloci nell’apprendimento e più “pronti” e ricettivi durante gli incontri e gli allenamenti».

venerdì 17 ottobre 2014

Le parole di Di Matteo e Bordignon, tecnici degli Esordienti

Fabrizio Di Matteo
Gli allenatori degli Esordienti della Folgore, al loro secondo anno a Sambuceto, illustrano la loro idea di calcio e di “crescita” dei ragazzi.
 

Entrambi “provengono” dal mondo del calcio a 5, e da qualche tempo hanno deciso di mettere a disposizione del Settore Giovanile della Folgore Sambuceto il loro bagaglio di esperienza e le loro competenze. Fabrizio Di Matteo e Andrei Bordignon, rispettivamente allenatori degli Esordienti 2002 e 2003 della Folgore, hanno da poco iniziato la loro seconda stagione a Sambuceto. Di Matteo, dopo aver iniziato la propria carriera nel futsal, è passato a tutti gli effetti al calcio a 11 e, dopo diverse esperienze, tra le quali quella alla Torre Alex di Cepagatti e alla Fater, è approdato alla società viola: «A Sambuceto ho trovato un ambiente nuovo e positivo. Qui c’è voglia di fare bene e di costruire qualcosa di importante per il settore giovanile. Coltiviamo infatti l’ambizione  - aggiunge il mister – di diventare un vero e proprio “punto di riferimento” per il territorio».
Sulla stessa lunghezza d’onda è anche il pensiero di Bordignon che, parallelamente agli impegni, come giocatore, con il Città di Montesilvano Calcio a 5, ha intrapreso la carriera di allenatore degli Esordienti 2003: «Sono contento di far parte di una società come quella della Folgore, che nutre grandi ambizioni e che ha molta voglia di crescere.

Andrei Bordignon

Già dallo scorso anno – svela il difensore italo-brasiliano, che vanta diverse presenze anche con la Nazionale Under 21 azzurra – ho notato numerose cose positive e che sono migliorate nel volgere di poco tempo. Poi, a livello di impianti, abbiamo la fortuna di poter sfruttare senza dubbio strutture tra le migliori della zona, il che ci fornisce un ulteriore vantaggio e stimolo per rendere al meglio».
Il giovanissimo mister Bordignon, classe 1987, è pronto a spiegare con estrema chiarezza come il futsal si possa conciliare in maniera quasi naturale con calcio a 11: «Molti dei calciatori che sono arrivati a livelli altissimi provengono dal mondo del calcio a 5; ne sono un esempio, tra gli altri, campioni del calibro di Neymar e Ronaldinho: entrambi sono partiti dal futsal prima di approdare su un manto erboso. Sul “parquet” gli spazi sono minori e di conseguenza c’è molto più “contatto” con la palla. Si impara quindi molto a livello tecnico – aggiunge mister Bordignon – e si cresce più rapidamente come calciatori».
I due tecnici sono pertanto pronti a trasmettere le proprie competenze acquisite nel corso degli anni ai ragazzi più piccoli, ma entrambi sono concordi sulla priorità dell’aspetto “sociale” rispetto anche a quello meramente “agonistico”: «L’aspetto basilare che cerco di trasmettere ai miei ragazzi – ci tiene a chiarire mister Di Matteo – è quello relativo alla loro “formazione”. Crescita e sviluppo dei giovani sia dal punto di vista sportivo che umano sono le basi da cui partire; l’aspetto agonistico viene dopo. Nella mia ottica il calcio rappresenta una sorta di “palestra di vita”, utile per i giovani sia dentro che fuori dal campo». Gli fa eco Bordignon, che aggiunge: «Mi piace moltissimo lavorare coi ragazzi, e poter insegnare loro qualcosa che io stesso ho potuto imparare quando ero piccolo, come il rispetto e l’amore per lo sport. A livello educativo – sottolinea l’allenatore – credo che il rispetto dei propri compagni, delle attrezzature, e in particolare di sé stessi sia prioritario anche nei confronti del calcio stesso. Vorrei che i miei giovani iniziassero, attraverso lo sport e lo stare insieme, a diventare in qualche maniera “autonomi”, e cominciassero a sapersi “gestire” da soli, in un cammino di crescita personale fondamentale per la loro età».
L’aspetto tecnico e tattico risulta quindi secondario rispetto a quello umano per entrambi i mister, ma nulla, anche in quest’ambito, viene lasciato al caso: «L’idea è quella di dare ai miei ragazzi i primi “rudimenti” del calcio – dichiara Fabrizio Di Matteo – provo a insegnare loro come “stare in campo” e soprattutto li sprono a “decidere”: cerco quindi di far sviluppare in loro un “pensiero tattico” attraverso gli input che di volta in volta fornisco in allenamento».

venerdì 10 ottobre 2014

Daniele Centofanti, mister dei Giovanissimi: «Ho smesso di giocare per coltivare la mia passione: allenare»

Daniele Centofanti
Daniele Centofanti, mister dei Giovanissimi della Folgore: «Allenare è stato sempre il mio sogno, e lo sto coronando a Sambuceto. Il primo obiettivo è far crescere i ragazzi a livello umano e, di conseguenza, sportivo».

Sambuceto. Nonostante una brillante carriera da calciatore, alla soglia di soli trent’anni ha deciso di abbandonare il campo e di “appendere gli scarpini al chiodo” per dedicarsi alla sua grande passione, la panchina. Daniele Centofanti, ex centrocampista, tra l’altro, del Pescara (con cui ha esordito in Serie B), e di altre compagini abruzzesi con le quali ha ottenuto notevoli traguardi e promozioni, mettendo a segno diverse reti, dalla scorsa stagione ha scelto a tempo pieno il ruolo di allenatore: «Ho smesso relativamente “presto” di giocare perché il sogno allenare ha avuto il sopravvento su di me. Sin da piccolo, infatti – svela mister Centofanti – la mia più grande passione è stata quella di insegnare calcio e di vivere l’esperienza della panchina. Per questo devo ringraziare la Folgore, che lo scorso anno mi ha dato l’opportunità di trasformarla in realtà, affidandomi la categoria dei Giovanissimi».
A Sambuceto Centofanti ha pertanto trovato la propria dimensione, e quest’anno sta seguendo i ragazzi nati nel biennio 2000-2001. Un’esperienza, quella con la Folgore, che il mister analizza così: «Nella mia carriera posso dire di aver “girato” parecchio nel mondo del calcio in regione, e quindi non corro il pericolo di essere smentito se dico che quella di Sambuceto è una realtà come poche in Abruzzo. Qui ho trovato strutture meravigliose per gli allenamenti, una società disponibilissima sotto tutti i punti di vista, e un ambiente ottimo nel quale lavorare al meglio. Ovviamente la Folgore è una società che sta crescendo e quindi ci sono sempre margini per migliorare, ma le basi mi sembrano più che solide in ogni settore».
E proprio il concetto di “crescita” rappresenta uno dei pilastri fondamentali nell’idea di calcio, e non solo, che ha in mente Centofanti: «L’obiettivo principale che ci siamo posti a breve termine è quello di far crescere a livello umano i nostri ragazzi. La massima ambizione che abbiamo – annuncia l’allenatore dei Giovanissimi – è quella di educarli a livello umano e allo sport. La crescita a livello calcistico è pertanto una conseguenza rispetto a quella sociale. Poi, se riuscissimo ad abbinare questo obiettivo con le vittorie a sportive, potremmo dire di aver raggiunto quasi l’apice. Ciò che cerco di inculcare nei miei ragazzi, che si trovano in una fascia d’età molto delicata nella quale bisogna indirizzarli verso giusti valori, è che non è necessario “fare risultato” a tutti i costi, ma prima valutare altri aspetti più importanti». 

Mazzocco e Centofanti

Mister Centofanti, a partire da questa stagione, sarà inoltre affiancato da Enrico Mazzocco, che avrà il ruolo di collaboratore dei Giovanissimi della Folgore: «Devo fare un ringraziamento particolare a mister Mazzocco, che da quest’anno avrò l’onore di avere al mio fianco. Si tratta di una persona dotata di grande disponibilità e con notevoli doti umane e tecniche. Nonostante abbia già le capacità e la competenza per guidare un gruppo tutto suo di giovani calciatori – annuncia Centofanti – con grande umiltà ha scelto di mettersi a disposizione mia e della società, dopo le esperienze avute in Molise».  
Anche a livello prettamente tattico, l’allenatore dei Giovanissimi è pronto a esprimere il proprio punto di vista: «Con ragazzi di questa età risulta quasi “embrionale” parlare di schemi e di tattica, anche se stiamo cercando di trasmettere loro concetti come spazio, tempo, equilibrio e compattezza dei reparti. A livello numerico, – conclude Daniele Centofanti – posso affermare che la difesa a quattro sia comunque un punto fisso dal quale partire, poiché in tal modo si riescono a coprire bene tutti gli spazi e di conseguenza tutta la squadra risulta più equilibrata».

L'intervista con mister Lancioni, responsabile tecnico e allenatore Allievi

Antonio Lancioni
Mister Lancioni, un illustre passato come giocatore e allenatore, è pronto a portare la propria esperienza come responsabile tecnico e allenatore degli Allievi della Folgore: «Ai ragazzi cerco di trasmettere serietà e buon comportamento, valori imprescindibili così come quelli tattici»
 

Un glorioso passato in campo come mediano, con indosso le casacche, tra gli altri, del Chieti in Serie C e del Genoa in B, e un’altrettanto positiva carriera come allenatore, costellata di promozioni (come quella col Francavilla), e ottimi risultati nei settori giovanili di diverse compagini. Mister Antonio Lancioni, nuovo responsabile tecnico e allenatore della categoria Allievi della Folgore, ha quindi tutte le carte in regola per “guidare” i giovani ragazzi viola verso un futuro roseo a livello calcistico e non solo. Da quest’anno, infatti, mister Lancioni, che tra l’altro ricopre il ruolo di selezionatore FIGC per la provincia di Chieti per i settori Allievi e Giovanissimi, è entrato a far parte del Settore Giovanile della Folgore Sambuceto. 
Un nuovo incarico di grande responsabilità, dopo la recente esperienza a Casalincontrada, che Antonio Lancioni ha accolto con grande entusiasmo: «Qui a Sambuceto ho trovato un ambiente eccezionale, - sottolinea l’ex bandiera e capitano del Chieti – con un’ottima società e uno staff organizzato, valido e competente. Ovviamente c’è da lavorare molto, ma le prospettive per far bene ci sono tutte. Abbiamo tecnici in gamba, come Centofanti, Di Matteo e Bordignon, solo per citarne alcuni. In più, possiamo avvalerci anche della collaborazione di Gianluca Maraschio, che oltre a essere il bomber della prima squadra, ci aiuta molto anche con i più giovani».
Per quanto riguarda nello specifico la categoria degli Allievi, guidata direttamente da mister Lancioni, l’allenatore mostra le ambizioni della squadra per la stagione appena cominciata: «L’obiettivo è quello di vincere il campionato, che ci permetterebbe poi di disputare le competizioni a livello regionale nell’anno successivo. Sappiamo benissimo, però – ammette Lancioni – che si tratta di un campionato difficile e con molte squadre attrezzate e forti, che possono ambire alla vittoria, ma nutriamo questa ambizione e ce la metteremo tutta per raggiungere lo scopo. Abbiamo un hinterland importante attorno a noi, tra Pescara e Chieti, fatto di numerose realtà di grande spessore, ma vogliamo farci strada come società sana e tutti ci teniamo a far bene affinché ciò avvenga».
E proprio su quest’ultimo aspetto, quello relativo cioè ai “sani principi” da perseguire, Lancioni ci tiene a sottolineare che: «Serietà e comportamento sono due degli aspetti imprescindibili che cerco di inculcare nei miei ragazzi giorno dopo giorno. Secondo il mio punto di vista – aggiunge – queste rappresentano le cosiddette “basi”, nei confronti delle quali qualsiasi altro parametro diventa secondario».
Concetti semplici e chiari, quelli espressi dal responsabile tecnico, e che soprattutto abbiano una valenza anche al di fuori del campo, risultando utili per la “crescita” dei giovani anche a livello sociale.
Mister Lancioni però non si sottrae nell’analizzare anche le questioni prettamente tecnico-tattiche, e mostra di avere le idee chiare anche sul “credo” calcistico da insegnare ai propri ragazzi: «Lo schema tattico che prediligo è il 4–3–3, e mi piace che i miei giocatori in campo siano capaci sia di “offendere” che di difendere. Per questo – conclude l’allenatore degli Allievi – voglio educare i miei ragazzi affinché possano diventare dei giocatori completi, e che, in qualsiasi ruolo, sappiano attaccare e, all’occorrenza, tornare indietro a coprire».

Alfio Crisci: «Ecco le ambizioni e i programmi per la stagione 2014-2015»

Alfio Crisci
Il presidente Crisci delinea obiettivi e programmi nuova stagione : «L’ambizione è quella di superare quota 200 tesserati, e di puntare a un campionato di vertice con Allievi e Giovanissimi»

Una stagione con grandi ambizioni e prospettive: questo è, in estrema sintesi, l’auspicio della SGS Folgore Sambuceto per quanto concerne la stagione 2014-2015 appena iniziata.
E i “buoni propositi” per il nuovo anno sportivo giungono direttamente dal neo presidente della società, Alfio Crisci, al suo terzo anno in casa viola e al primo al vertice del Settore Giovanile: «Quest’anno puntiamo a fare il cosiddetto “salto di qualità”, e durante la stagione cercheremo di dire la nostra nelle principali categorie nelle quali saremo impegnati. Senza nulla togliere ai nostri avversari in senso sportivo, e alle blasonate realtà che ci circondano, – annuncia Crisci – coltiviamo l’ambizione di poter giungere ad alti livelli dimostrando che anche le cosiddette società “piccole” possono essere in grado di competere con quelle “grandi”».
E gli obiettivi del “numero uno” del Settore Giovanile della Folgore sono chiari e precisi: «La prima aspettativa per il 2014-2015 è quella di riuscire finalmente a superare la soglia dei 200 ragazzi tesserati, considerando tutte le categorie nel loro insieme».
Gli auspici del presidente Crisci sono anche per i relativi campionati nei quali saranno impegnati i giovani ragazzi viola: «Lo scorso anno abbiamo lottato fino all’ultimo per il secondo posto coi Giovanissimi e vinto la categoria Esordienti, ma in questa stagione proveremo a fare ancora meglio. L’obiettivo, in questo caso – annuncia il presidente – sarà quello di puntare a un campionato di vertice sia con gli Allievi che con i Giovanissimi. Vincere tali campionati ci permetterebbe, nell’anno successivo, di accedere all’ambita “vetrina” delle competizioni regionali, e sarebbe motivo d’orgoglio e di responsabilità per tutti i nostri giovani talenti».
E per raggiungere gli ambiziosi traguardi stagionali, la SGS Folgore ha allestito uno staff di prim’ordine, fatto di allenatori e istruttori qualificati in possesso di relativo patentino FIGC. «Tra le nostre file, solo per citarne alcuni, – annuncia Alfio Crisci – possiamo annoverare tecnici del calibro di Gianluca Pacchiarotti, preparatore dei portieri, con esperienze anche nel Pescara in Serie A, e attualmente detentore del record di estremo difensore più giovane ad aver esordito nella massima serie a soli 16 anni. Il ruolo di responsabile tecnico e di allenatore della categoria Allievi è stato invece affidato all’esperto mister Antonio Lancioni, anch’egli con un passato da calciatore tra Serie C con Spezia e Chieti, e serie cadetta con il Genoa. Il mister dei Giovanissimi è invece Daniele Centofanti, che in carriera ha indossato tra l’altro la casacca del Pescara, giungendo fino all’esordio in Serie B. Gli Esordienti saranno invece guidati da Fabrizio Di Matteo e Bordignon, mentre Pulcini e Piccoli Amici sono stati affidati, rispettivamente, a Camerano, Basile e Camplone».
 Infine, come novità assoluta per quanto riguarda il Settore Giovanile della Folgore, oltre a tutte le categorie giovanili con i relativi campionati federali, è stata introdotta la possibilità di tesserare i bimbi di 3 anni: «Grazie a una convenzione con l’ASI, Associazioni Sportive Sociali Italiane, a partire da questa stagione siamo pronti ad accogliere le “piccole stelle” che hanno compiuto il terzo anno di età.
Si tratta – conclude il presidente viola – di un’opportunità in più per tutti i genitori che desiderano far affacciare per la prima volta i propri figli al mondo dello sport e del calcio. Questa sezione sarà curata direttamente dalla nostra Daniela D’Amico». Lo staff tecnico del Settore Giovanile della Folgore lavorerà di concerto con quello dirigenziale, all’interno del quale quale figurano, tra gli altri, le signore Lorella e Lara, responsabili della segreteria; Luciano Stipani, come presidente, e i dirigenti accompagnatori Augusto Onesti, Ludovico Angelucci e Luciano Paolucci.

mercoledì 4 giugno 2014


CONVEGNO MEDICO-SOCIALE

Giovedì 22 Maggio scorso si è tenuto nella sala consigliare del comune di San Giovanni Teatino il convegno di fine stagione della nostra società: un incontro con genitori, mister e ragazzi per fare il punto sulla passata stagione e prendere spunto dai risultati ottenuti per fissare gli obiettivi futuri.

Per l’occasione è stato presentato un lavoro che illustrava tutti i dati di questa annata piena di successi, accompagnato dall’intervento dell’osteopata Andrea Cirotti.

Il meeting è iniziato con un intervento “a sorpresa” del sindaco di San Giovanni Teatino che ha voluto salutare i ragazzi e farci conoscere cosa la politica locale ha fatto e sta facendo per permettere ai nostri figli di praticare sport a tutti i livelli.

Sono poi intervenuti il presidente del Settore Giovanile Luciano Stipani che ha ringraziato pubblicamente tutto lo staff della Folgore per l’ottimo lavoro svolto e ha rinnovato le congratulazioni a tutti per i risultati prestigiosi; a seguire, come detto, si è entrati più nel dettaglio del convegno con il discorso dell’osteopata che ha spiegato il proprio lavoro con i ragazzi e ha coinvolto il pubblico presente con domande e spiegazioni utili per vivere al meglio la pratica sportiva.

A seguire è intervenuto il Responsabile del settore Giovanile Giancarlo Giannandrea che ha illustrato, tramite un power point, tutta la stagione: dai tornei svolti agli incontri tenuti; dalle vittorie sul campo ai traguardi importanti raggiunti con il duro lavoro di tutto lo staff tecnico.

Il coordinatore del convegno è stato il giovane Addetto Stampa della Folgore Silvano Berardi che ha inoltre illustrato il lavoro del nutrizionista Marco Cascini che per motivi personali non ha potuto presenziare all’evento. A fine convegno è seguito un piccolo rinfresco, offerto dal presidente, durante il quale i genitori e i presenti hanno espresso il loro parere. Sono stati tutti molto felici di parteciparvi e di vedere il grande lavoro che c’è dietro una piccola società come la nostra che ha in un anno ha fatto passi da giganti.


Vorremmo ringraziare il sindaco e il presidente Stipani per esser stati presenti, la delegazione dei dirigenti della prima squadra, i genitori, i ragazzi e i mister accorsi per averci sostenuto durante l’anno e per aver presenziato al convegno, dando dimostrazione dell’ottimo lavoro compiuto.

lunedì 19 maggio 2014

SGS FOLGORE SAMBUCETO

L’Asd Folgore Sambuceto sp, società nata nel 1958 come Polisportiva GEA Sambuceto, dall'acronimo dei fratelli Giuseppe e Antonio Colantonio, grossisti di tessuti, sotto la presidenza di Gino Di Nicola e il segretariato di Mincone Giuseppe.
La formazione giallo-blu vince il campionato Regionale di seconda categoria nell'annata calcistica 1961/1962 .
Durante gli anni '80 la società, mutata nella denominazione, cambiata in “Globo Sambuceto” , abilmente presieduta da Carlo Vito Chiacchiaretta, vince due campionati consecutivi approdando in Promozione nel 1983/1984.
A partire dal 1973 la formazione non è l'unica squadra presente sulla scena calcistica del paese, in quell'anno infatti nasceva il Borgo Viola presieduto da Remo Cacciagrano. Nel 1982 i viola vincono il campionato di terza categoria e nel 1987 quello di seconda. Nella stagione 1989/1990, per volontà dei dirigenti di entrambe le società,  il Sambuceto e il Borgo Viola raggiungono l'accordo per creare un'unica realtà calcistica nel paese, i colori sociali simbolo della neonata società sono il rosso ed il bianco, nasce così il Viola Sambuceto il cui Presidente è Di Sabatino Alberico. I bianco rossi, in quell'anno, conquistano un ottimo quarto posto e nell'anno successivo si piazzano al quinto posto, posizione sufficiente a garantirgli il passaggio al neo campionato regionale di eccellenza, introdotto proprio nell'annata1991/1992, nel quale la squadra sambucetese militerà fino al campionato del 1993.
E' nel 1995 che avviene la seconda fusione, il Viola Sambuceto e la Folgore Fontanelle danno vita alla Folgore Sambuceto del Presidente Federico Bozzolan, il viola, sparito nel nome, ritorna nel diventare il colore sociale, colore e denominazione che accompagnano tutt'oggi la squadra simbolo del calcio sambucetese. 

Nel 2010 inizia per la società una nuova sfida, si arricchisce della squadra femminile a 11 che esordisce nel campionato Regionale serie C nel campionato 2010/2011.

Il gruppo di ragazze, tenacemente compatto, seguito con attenzione precisione e competenza dal responsabile Diodato Renato, efficacemente supportato da Dioguardi Gabriele, sta costruendo pian piano la propria identità mostrando determinazione e serietà sportiva senza tralasciare il ruolo sociale che, da sempre, lo sport incarna. E' infatti nata dalla squadra femminile della Folgore Sambuceto l'idea di realizzare un calendario per il 2012 , interamente composto da immagini delle ragazze viola, il progetto è stato sposato con entusiasmo dal Presidente Di Francesco e dall'intero organico sociale che ha voluto abbinarlo ad una iniziativa di solidarietà destinando il ricavato delle vendite alla Mensa di San Francesco di Pescara. La presentazione ufficiale dell'iniziativa è avvenuta presso la sala consigliare del comune di San Giovanni Teatino il giorno 13 Dicembre 2011. Nella stessa sede è stato presentato l'inno della Folgore Sambuceto, nato anch'esso da una iniziativa della squadra femminile e  realizzato dalle artiste che hanno partecipato al Sanremo Lab 2009  Sonia Coletta e Piera Luisi, quest'ultima appartenete alla formazione rosa del mister Diodato. Nel Luglio 2013 arriva la terza fusione della storia con i tre sodalizi: Sambuceto San paolo del Presidente Ciarciaglini, squadra militante nel campionato di promozione 2012/13, asd folgore sambuceto militante nel campionato di promozione (2012/13) sodalizio del Presidente Di Francesco Augusto, e la Virtus Sambuceto settore giovanile puro dai 5 ai 16 anni, presidente Luciano Stipani e Vice Presidente Alfio Crisci, dalla fusione di queste tre società è nata l’a.s.d. folgore sambuceto sp, che disputerà in questa stagione sportiva 2013/14 il campionato di promozione girone b, la juniores regionale d’elite del comitato regionale FIGC-LND Abruzzo e tutti i campionati giovanili del comitato figc provinciale di Chieti:  allievi provinciali, giovanissimi provinciali, esordienti,pulcini, piccoli amici.

L’obiettivo principale  della Folgore Sambuceto S.P. è quello di poter diventare per le famiglie un riferimento territoriale per la crescita dei ragazzi: promuovere attivamente valori educativi; incentivare e sostenere i giovani nella pratica sportiva, fornendo loro una preparazione tecnica di alto livello e supporto di crescita fisica e mentale.
Lo staff è composto da istruttori e allenatori qualificati FIGC, come preparatore dei portieri e preparatore atletico motorio coordinativo; inoltre a disposizione ci saranno altre figure professionali di qualità.
Inoltre tra i servizi aggiuntivi la società offre il trasporto tramite pulmino, la card servizi folgore, la quale permette di usufruire di sconti e promozioni.

Tra i vari progetti integranti possiamo contare su una psicologa, un educatore alimentare, un osteopata, un fisioterapista. Inoltre vengono organizzate periodiche conferenze con tecnici professionisti che si occupano di precisi aspetti tecnici e ne parlano con i genitori dei nostri calciatori.

Le nostra società accoglie ragazzi di tutte le età avendo oltre alla scuola calcio(Esordienti,Pulcini,Piccoli Amici), squadre di categorie allievi, giovanissimi; è partecipando con ognuna di esse al relativo campionato del comitato provinciale FIGC-LND della provincia di Chieti.
Durante la stagione verranno svolte varie iniziative di solidarietà per sostenere alcune associazioni benefiche.
Tutta la nostra attività viene svolta in un valido e funzionale centro sportivo, chiamato “La cittadella dello sport”, situata a San Giovanni Teatino, la quale è stata anche nominata Città Europea dello Sport 2013.

Quali sono gli obiettivi del Settore Giovanile della Folgore Sambuceto?

Gli obiettivi principali della nostra società sono essenzialmente due: uno a sfondo sociale e uno puramente tecnico. Il primo è quello di togliere i ragazzi dalla strada e far sì che attraverso lo sport imparino a stare in gruppo, a socializzare in modo tale che possano crescere con dei valori importanti che si porteranno dietro per tutta la vita. Cerchiamo di portare a termine questo attraverso delle regole cercando di non perdere mai di vista il collante che tiene unito il tutto: il divertimento, capace di stimolare il ragazzo a comportarsi in un determinato modo. Durante questa fase dell’apprendimento, lavoriamo sugli aspetti tecnici del gioco, a seconda della categoria interessata, in modo tale da creare cittadini e giocatori.

Quali sono le categorie che compongono la vostra società?

Sono 11 le categorie che fanno parte della ASD Folgore. Partecipiamo con la prima squadra al campionato di Promozione, a seguire abbiamo la Juniores e la Juniores d’Elité, gli Alievi Provinciali, i Giovanissimi Provinciali; e poi abbiamo la Scuola Calcio: Esordienti 2001, Esordienti 2002, Pulcini 2003, Pulcini 2004, Pulcini 2005, Piccoli amici 2006, Piccoli amici 2007-08.

La vostra società è affiliata con una squadra professionistica?

La scelta è stata presa dalla Società che ha optato per non affiliarci con le società professionistiche in modo tale da lasciar libero spazio a chiunque di poter prendere contatto con i nostri ragazzi senza precluderci nessuna opzione.

La Folgore Sambuceto ha preso parte a iniziative a sfondo sociale?

La dirigenza è molto impegnata in campo sociale e non si tira mai indietro se c’è la possibilità di fare del bene. Nel periodo di Pasqua abbiamo collaborato con l’Associazione Gruppo Solidarietà nella raccolta fondi per “il Piccolo Principe”, un’iniziativa benefica che si prende cura dei minori vittime di maltrattamenti e abusi.

Qual è il rapporto della società con i genitori?

I genitori e la dirigenza hanno trovato un punto di incontro nella gestione del ragazzo. Il direttore sportivo si prende cura di tutti i 160 iscritti e cerca di intervenire, fin quando possibile, per risolvere i problemi che si creano all’interno del centro sportivo. Con i genitori si discute, attraverso incontri, su quali siano i problemi per i quali è necessario il loro intervento. Quando il ragazzo entra nel centro sportivo la figura da seguire è il mister o il dirigente. Un aspetto che mi preme sottolineare è quello relativo alla scuola: i ragazzi devono portare un resoconto del loro andamento scolastico perché lo studio viene prima dell’allenamento.
Ai genitori, ad inizio anno è stato consegnato un Vademecum contenente tutte le regole da seguire nel rapporto tra il genitore, la società e i mister.

Quali sono gli obiettivi tecnici nella “costruzione” di un calciatore?

Gli obiettivi variano a seconda della categoria presa in considerazione: si parte dai più piccoli, che svolgono un lavoro prettamente incentrato sulla coordinazione motoria e per poi passare ai gesti fondamentali del gioco, fino ad arrivare ai più grandi, i cui allenamenti sono organizzati per migliorare aspetti tattici e tecnici.


"Storica convenzione con la facoltà di scienze motorie dell’Università di Chieti"

 


Dopo la convenzione con l’Università di Teramo per i tirocinanti del corso di laurea della facoltà Managment dello Sport, la SGS Folgore Sambuceto si muove ancora in favore dei giovani studenti chiudendo un ambizioso progetto con il corso di Scienze Motorie dell’Università di Chieti.

E’ stata, infatti, chiusa una storica convenzione con l’istituto teatino per dare l’opportunità agli studenti di formarsi attraverso dei tirocini formativi, che svolgeranno presso la nostra società.

Un progetto voluto fortemente dal DS Giancarlo Giannandrea che ha insistito a lungo pur di portare a termine questo impegno.

I tirocinanti affiancheranno, durante questo periodo, gli istruttori, mister e prep atletico motorio, di tutte le squadre del Settore Giovanile mettendo in pratica sul campo, i loro studi e contribuendo con nuove idee alla formazione dei nostri calciatori.

Ringraziamo l’Università e gli organi competenti per averci dato fiducia e per averci permesso di mettere in atto un lavoro di questo spessore che sarà utile per i ragazzi che lavoreranno con noi.

venerdì 9 maggio 2014

Un Altro Grandissimo Risultato

Il buon lavoro paga sempre!!! Un percorso programmato da inizio stagione che ha portato prima alla nomina di “Scuola Calcio Qualificata” e adesso a vincere la classifica meritocratica, stilata dal Responsabile dell’attività di base del Settore Giovanile della FIGC Abruzzo.



Per arrivare a questo straordinario risultato, che dà lustro alla nostra società, ci siamo impegnati fin dal principio avendo in testa questo obiettivo.
La classifica meritocratica viene stilata in base a molti parametri che la FIGC richiede, tra i più importanti citiamo le 5 riunioni fatte nel corso dell’anno con la psicologa, la sez. AIA di Pescara, il nutrizionista, l’osteopata e il clinic tecnico con mister Donatelli. Questi incontri rivolti agli istruttori, genitori e ragazzi del Settore Giovanile hanno avuto come obiettivo mostrare cosa vuol dire essere al centro di un progetto ambizioso. 



Siamo entrati anche nelle scuole, con il “Progetto scuola”: nell’istituto Elementare Galileo Galilei i nostri istruttori tengono un corso gratuito di scuola calcio per un totale di 60 ore.

La nostra società è una delle poche ad avere una psicologa dello sport che ci aiuta a capire e a superare ostacoli che potrebbero portare problemi di natura comportamentale nei riguardi dei ragazzi.

Molto importanti sono le qualifiche dei nostri istruttori che hanno il patentino “UEFA B”; ci vantiamo anche di avere il preparatore dei portieri con il patentino conseguito presso il centro di “Coverciano”, uno dei pochi in Abruzzo.

Ci vantiamo, e ne siamo orgogliosi, di avere tra gli iscritti anche una bambina che dà quel qualcosa in più a tutto il nostro gruppo.
Altro criterio fondamentale per la FIGC è la sicurezza: abbiamo provveduto alla presenza all’interno della struttura del defibrillatore e di due nostri dirigenti al suo utilizzo.

Tutto questo, insieme alla nostra grande passione, ha permesso di raggiungere questo risultato eccellente. Principali artefici sono i ragazzi e i genitori che, con il loro entusiasmo, ci hanno motivato a migliorarci. Un ringraziamento sentito va allo staff tecnico che si è occupato di soddisfare i molteplici criteri utili. Un plauso anche ai mister che con il loro impegno giornaliero permettono ai ragazzi di crescere e divertirsi. Infine ringraziamo la FIGC d’Abruzzo per averci premiato con questo prestigioso titolo.


Questo deve essere solo il principio, un punto di partenza per andare sempre più in alto. Speriamo di raccontare presto altri successi della Folgore!!!!