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venerdì 10 ottobre 2014

Daniele Centofanti, mister dei Giovanissimi: «Ho smesso di giocare per coltivare la mia passione: allenare»

Daniele Centofanti
Daniele Centofanti, mister dei Giovanissimi della Folgore: «Allenare è stato sempre il mio sogno, e lo sto coronando a Sambuceto. Il primo obiettivo è far crescere i ragazzi a livello umano e, di conseguenza, sportivo».

Sambuceto. Nonostante una brillante carriera da calciatore, alla soglia di soli trent’anni ha deciso di abbandonare il campo e di “appendere gli scarpini al chiodo” per dedicarsi alla sua grande passione, la panchina. Daniele Centofanti, ex centrocampista, tra l’altro, del Pescara (con cui ha esordito in Serie B), e di altre compagini abruzzesi con le quali ha ottenuto notevoli traguardi e promozioni, mettendo a segno diverse reti, dalla scorsa stagione ha scelto a tempo pieno il ruolo di allenatore: «Ho smesso relativamente “presto” di giocare perché il sogno allenare ha avuto il sopravvento su di me. Sin da piccolo, infatti – svela mister Centofanti – la mia più grande passione è stata quella di insegnare calcio e di vivere l’esperienza della panchina. Per questo devo ringraziare la Folgore, che lo scorso anno mi ha dato l’opportunità di trasformarla in realtà, affidandomi la categoria dei Giovanissimi».
A Sambuceto Centofanti ha pertanto trovato la propria dimensione, e quest’anno sta seguendo i ragazzi nati nel biennio 2000-2001. Un’esperienza, quella con la Folgore, che il mister analizza così: «Nella mia carriera posso dire di aver “girato” parecchio nel mondo del calcio in regione, e quindi non corro il pericolo di essere smentito se dico che quella di Sambuceto è una realtà come poche in Abruzzo. Qui ho trovato strutture meravigliose per gli allenamenti, una società disponibilissima sotto tutti i punti di vista, e un ambiente ottimo nel quale lavorare al meglio. Ovviamente la Folgore è una società che sta crescendo e quindi ci sono sempre margini per migliorare, ma le basi mi sembrano più che solide in ogni settore».
E proprio il concetto di “crescita” rappresenta uno dei pilastri fondamentali nell’idea di calcio, e non solo, che ha in mente Centofanti: «L’obiettivo principale che ci siamo posti a breve termine è quello di far crescere a livello umano i nostri ragazzi. La massima ambizione che abbiamo – annuncia l’allenatore dei Giovanissimi – è quella di educarli a livello umano e allo sport. La crescita a livello calcistico è pertanto una conseguenza rispetto a quella sociale. Poi, se riuscissimo ad abbinare questo obiettivo con le vittorie a sportive, potremmo dire di aver raggiunto quasi l’apice. Ciò che cerco di inculcare nei miei ragazzi, che si trovano in una fascia d’età molto delicata nella quale bisogna indirizzarli verso giusti valori, è che non è necessario “fare risultato” a tutti i costi, ma prima valutare altri aspetti più importanti». 

Mazzocco e Centofanti

Mister Centofanti, a partire da questa stagione, sarà inoltre affiancato da Enrico Mazzocco, che avrà il ruolo di collaboratore dei Giovanissimi della Folgore: «Devo fare un ringraziamento particolare a mister Mazzocco, che da quest’anno avrò l’onore di avere al mio fianco. Si tratta di una persona dotata di grande disponibilità e con notevoli doti umane e tecniche. Nonostante abbia già le capacità e la competenza per guidare un gruppo tutto suo di giovani calciatori – annuncia Centofanti – con grande umiltà ha scelto di mettersi a disposizione mia e della società, dopo le esperienze avute in Molise».  
Anche a livello prettamente tattico, l’allenatore dei Giovanissimi è pronto a esprimere il proprio punto di vista: «Con ragazzi di questa età risulta quasi “embrionale” parlare di schemi e di tattica, anche se stiamo cercando di trasmettere loro concetti come spazio, tempo, equilibrio e compattezza dei reparti. A livello numerico, – conclude Daniele Centofanti – posso affermare che la difesa a quattro sia comunque un punto fisso dal quale partire, poiché in tal modo si riescono a coprire bene tutti gli spazi e di conseguenza tutta la squadra risulta più equilibrata».

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